Walter Fasano, nato a Bari nel 1970, è una figura poliedrica nel panorama cinematografico italiano. Laureato al DAMS dell'Università di Bologna e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha iniziato la sua carriera nel 1993 come montatore.
Yan Cheng (Wuhan, 1991) ha studiato storia e antropologia negli Stati Uniti e proseguito la sua formazione al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Joana Preiss è un’artista, attrice teatrale e cinematografica, performer e regista. Ha iniziato la sua carriera in teatro negli spettacoli di Pascal Rambert.
Nato a Campobasso nel 1988, dopo il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia firma con Yan Cheng i documentari Tomba del Tuffatore, The First Shot – Miglior Film alla 53° Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro – e il cortometraggio Octavia, promosso dal Chicago Film Archive
Sarah – Helena Van Put (*1986), dopo diversi anni di formazione su set cinematografici, consegue nel 2015 il diploma di Laurea Magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale presso l'università di Roma 3.
Cresce nella bottega di ceramisti della famiglia. Anche quando, dopo la laurea in Ingegneria Civile con indirizzo Architettura, mantiene legami stretti con la bottega per sperimentare e progettare, cercando l'unione tra ceramica e architettura.
Andrea si trova intrappolato in un ambiente sempre più ostile, ma le circostanze lo costringono a restarvi, finché un tragico evento ne altera il corso.
Marco vive il suo ultimo giorno di vita in una stanza scura e minimale, illuminata da una luce caravaggesca che accarezza il suo corpo malato.
Il film di Sergei Loznitsa affronta esplicitamente il tema della distruzione, come indicato dal titolo, tratto dal libro di Winfried Georg Sebald.
Il lavoro giovanile era una componente essenziale della Jugoslavia socialista, in cui migliaia di giovani partecipavano a progetti di sviluppo fondamentali.
Il film di Tonino de Bernardi offre uno straordinario viaggio attraverso la geografia e il tempo, esplorando le dinamiche umane in diverse ambientazioni, dall'atmosfera rurale di Casalborgone a Torino, dal Centre Pompidou di Parigi a Stella Polare, e infine alla Valle d'Aosta.
Il film-saggio più recente di Manthia Diawara esplora la connessione tra i rituali di possessione africani e le moderne frontiere tecnologiche dell'Intelligenza Artificiale.